La ruzzola consiste in un disco di legno del diametro di 11 cm spesso 1,2 cm, circondato da un disco di ferro, dello stesso diametro, di legname autoctono come leccio, cerro o quercia (legni pesanti stagionati), e un filo necessario ad avvolgerlo intorno ad essa per poterla lanciare.

A Petricci, piccolo paese nel grossetano, il gioco della ruzzola risale al diciannovesimo secolo, ed era in uso durante i giorni della Quaresima sino a quando il fiorire della primavera rendeva difficile il recupero della ruzzola che usciva dal percorso stradale per finire fra le siepi, nella rigogliosa vegetazione.

Pare che Leopoldo II Granduca di Toscana, in uno dei suoi viaggi attraverso il Granducato, passando per Petricci, chiese spiegazioni del gioco; ed essendo rimasto strabiliato dall’abilità dei giocatori, volle sperimentare tale esperienza in prima persona.