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SAN GALGANO INTERNATIONAL MUSIC FESTIVAL
si parte l’11 luglio dal rock dei Pink Floyd con il celeberrimo The Wall nell’interpretazione dei Fluido Rosa, per approdare il 17 e il 25 luglio a Nabucco di Verdi nell’interpretazione dell’Orchestra Sinfonica di Grosseto diretta da Matteo Beltrami e del Coro del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno diretto da Giovanni Farina; con Carlo Kang nei panni di Nabucodonosor, Gabriella Mouhlen interprete di Abigaille, Ernesto Morillo di Zaccaria, Fulvio Oberto di Ismaele e Maria Vittoria Paba di Fenena.
Spazio alla danza il 18 luglio con l’Evolution Dance Theater di Anthony Heini che proporrà Firefly, già reduce dal Maggio Musicale Fiorentino (Maggio Danza), un viaggio incentrato sul sogno e la fantasia che nasce dalla contaminazione di varie discipline: danza, teatro, acrobatica, videoarte, scenografie in movimento.
Il 19 luglio è la volta di Notte Celtica: una serata dedicata alla migliore musica irlandese.
Sul palco Kay McCarthy, da quarant’anni portavoce della musica celtica in Italia. E i Morrigan’s Wake, il gruppo ravennate che ha fatto della ricerca sul sound irlandese la propria cifra stilistica. Una significcativa incursione nella grande musica classica sarà in programma il 22 luglio con l’Orchestra Sinfonica di Grosseto diretta da Robert Carter Austin e impegnata in un concerto che vede in programma Le Ebridi di Mendelsoohn, la Sinfonia nr. 2 di Schumann e il Concerto nr. 1 per pianoforte di Liszt, al pianoforte Simone Sala.
Il 26 luglio protagonista la Treves Blues Band, una delle più antiche blues band made in Italy: nata a Milano alla fine degli anni ‘70, da anni porta sul palco la storia di questa musica, dai primi canti di lavoro al blues arcaico, dal blues elettrico di Chicago a quello più campagnolo.
Il festival si chiude il 27 con il Sarah Jane Morrison Quintett, cantante americana capace di offrire grandi emozioni con la sua voce particolarmente estesa, la sua capacità di spaziare fra temi poetici solo apparentemente antitetici e di muoversi con grande disimvoltura fra i colori del blues e quelli del jazz.